PROGRAMMA 28 AGOSTO 2015
Solo Tango
28 agosto 2015 – ore 20.30
Oblivion
Fracanapa
Renaissance Milonga (Ed. Pomodoro)
Curriculum Artisti
28 Agosto 2015 ore
DANIELE INGIOSI, Fisarmonica Bayan
Fisarmonicista di Piglio (Fr) nato nel 1981, ha intrapreso gli studi musicali all’età di dodici anni, successivamente frequenta corsi di perfezionamento con i Maestri Jaques Mornet e Frank Angelis (Francia), Mika Vayrynen (Finlandia), Wjatschelaw Semjonow, Yuri Shishkin (Russia), Corrado Rojac (Italia). Ha frequentato il corso di alto perfezionamento presso l’Accademia Musicale Pescarese (PE) con il Maestro Massimiliano Pitocco. Laureato in Fisarmonica Classica presso il Conservatorio Statale di Musica “L. Refice” di Frosinone, ricevendo in seguito il Premio “Rotary Inernacional Club” come miglior Laureato dell’Anno Accademico 2012. Vincitore di oltre 50 concorsi per fisarmonica classica. Nel 2004 in Spagna e nel 2008 in Scozia, ha rappresentato l’Italia al “Trophee Mondial De L’Accordeon”. Ha tenuto Inoltre più di 200 concerti come solista ed in formazioni da camera in Italia, Macedonia, Germania, Danimarca, America e Canada. Ha inciso 3 CD interamente dedicati al musicista e compositore argentino Astor Piazzolla. In prima esecuzione assoluta ha presentato in concerto brani dei
compositori A. D’Antò, G. Bernardini e F. Marino. Ha partecipato alla realizzazione del CD “Riflessi” del compositore F. Marino, distribuito in Italia, allegato alla rivista “Suonare News”. Nel 2005 gli viene assegnata una borsa di studio “per meriti artistici”, in occasione del convegno internazionale di studi: “Licinio Refice e la musica Sacra del primo Novecento”. Nel 2010 viene pubblicato il CD “Milonga Para Ti…” con musiche originali. Ed. Pomodoro. Attualmente è docente di Fisarmonica presso Licei Musicali Statali.
Daniele suona Fisarmoniche Mengascini, Castelfidardo (AN)
SoloTango…
Simbolo di raffinata sensualità, il tango si è elevato, da genere etno-musicale, a disciplina di cultura globale, dichiarato dall’UNESCO “Patrimonio dell’Umanità” nel 2009.Tipico fenomeno di sincretismo culturale, il tango porta in sé i “geni” di almeno tre civiltà: l’americana, l’europea e l’africana. L’americana, come localizzazione storica e geografica del “melting pot”; l’europea, nei soggetti che
l’hanno sviluppato; l’africana, nel materiale melodico e ritmico.
Nato come creatura dei bassifondi delle metropoli rioplatensi, si è via via evoluto a dotta e raffinata figurazione artistica, a contenitore dei più svariati temi e delle più ardite contaminazioni. Fino ad esulare dalle terre madri, la musica e la danza, per conquistare popolarità anche in ambito letterario (basti, per esempio, ricordare Hermann Hesse e Jorge Luis Borges) e cinematografico (Billy Wilder, Bernardo Bertolucci, Fernando Solanas, Carlos Saura).
Arrivato ai giorni nostri con successive evoluzioni di linguaggio, lascia alla storia nomi prestigiosi come Carlos Gardel e Astor Piazzolla. Lontano discendente del bolero e parente stretto della milonga, il tango è elemento di unione in tutti i sensi, sia tra i danzatori che tra le culture che in esso si sono fuse armonicamente in un’espressione artistica dal sapore unico.